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Il programma Elles X Paris Photo è stato avviato nel 2018 in collaborazione con il Ministero della Cultura francese e dal 2020 è sostenuto da Women In Motion. Il percorso tra gli spazi dell’esposizione è stato concepito come una ricerca delle meraviglie, dei tesori e delle sorprese ritrovate nelle gallerie d’arte e tra gli editori. Ogni anno a novembre, Women In Motion contribuisce a dare più visibilità alle fotografe durante questo evento internazionale: scopri la partnership del programma Kering con Paris Photo.
Avviato nel 2018 dal festival, in collaborazione con il Ministero della Cultura francese, il percorso Elles × Paris Photo ha incrementato la rappresentanza di artiste all’interno dell’evento, dal 20 al 38%. Per continuare a dare visibilità al lavoro delle fotografe, Women In Motion partecipa per il quinto anno consecutivo.
Il percorso di questa edizione 2024 è curato da Raphaëlle Stopin, direttrice del Centro fotografico Rouen Normandie ed ex direttrice del festival di Hyères.
Oltre al suo sostegno al percorso Elles x Paris Photo, Women In Motion riafferma il suo impegno nella promozione e nella visibilità delle donne fotografe. Per la prima volta nel 2024, il percorso si amplia e si arricchisce con il sostegno concreto a quattro gallerie che propongono mostre monografiche o collettive.
La galleria Martini & Ronchetti, aperta a Genova nel 1969 con il nome “Pourquoi pas” e dedicata alle avanguardie internazionali del XX secolo, espone il lavoro della fotografa italiana Lisetta Carmi.
Lisetta Carmi
Nata a Genova nel 1924 da una famiglia ebrea borghese, Lisetta Carmi si rifugia in Svizzera nel 1938, per poi ritornare in Italia alla fine della guerra e diplomarsi al Conservatorio di Milano. Dopo una serie di concerti in giro per il mondo, interrompe la carriera musicale per dedicarsi alla fotografia e in particolare agli scatti di scene della vita urbana genovese. Il suo interesse per i reportage e per i ritratti di personalità, la portano a spostarsi in Sardegna, a Parigi e in America Latina. Tra i suoi progetti più emblematici, le foto di travestiti genovesi, pubblicate nel 1972. Muore a Cisternino nel 2022.
I travestiti, 1965, courtesy Martini & Ronchetti
Fondata nel 2007, la galleria Higher Pictures, con sede prima a New York e poi a Brooklyn dal 2020, è dedicata agli artisti viventi. Presenta una mostra sulle fotografe Carla Williams, Susan Lipper, Janice Guy e Sheila Pinkel.
Carla Williams
Carla Williams, nata nel 1965, è una fotografa, archivista, editrice e scrittrice, che vive a New Orleans. È autrice di due storie della fotografia, tra cui The Black Female Body: A Photographic History con Deborah Willis. La prima monografia di Williams, Tender, è stata pubblicata nel 2023 da TBW Books e ha vinto il Paris Photo–Aperture First PhotoBook Award 2023. La sua prima mostra personale in galleria si è tenuta nel 2023 presso Higher Pictures.
Untitled (striped robe) #4.2, 1984-1985, printed 1984-1985
Susan Lipper
Susan Lipper è una fotografa americana, laureata a Yale nel 1983. Newyorkese, dal 1988 al 1992 ha vissuto a intermittenza in una comunità del West Virginia, dove intervistava e fotografava gli abitanti. Liberandosi dal vocabolario della fotografia documentaristica, Lipper ha permesso ai suoi modelli di agire come attori e fornire altre versioni di se stessi. La serie è stata esposta alla Photographers’ Gallery di Londra nel 1994. Nello stesso anno è stata pubblicata la sua monografia Grapevine, seguita da Trip, 1993 – 1999, e Domesticated Land, 2012 – 2016, un trittico di pellegrinaggi nel West americano.
Untitled (Grapevine), 1991
Janice Guy
Nata a Londra, Janice Guy inizia a realizzare autoritratti negli anni ’70 mentre studia alla Kunstakademie di Düsseldorf, accademia grazie alla quale viene inclusa nella storica mostra Künstlerinnen Internationale 1877-1977 ed è oggetto di una mostra monografica nel 1979. Diventa gallerista a Napoli e poi a New York, dove ha fondato la galleria Murray Guy, attiva dal 1998 al 2017. Le sue fotografie sono riemerse durante una mostra collettiva nel 2007 al White Columns, a New York, seguita da diverse mostre personali.
Untitled, 1979
Sheila Pinkel
Nata nel 1941 in Virginia, Sheila Pinkel si è laureata alla UCLA nel 1977 ed è stata professoressa d’arte al Pomona College per quasi 25 anni. Nel corso della sua carriera, ha condotto diversi studi sperimentali sulla luce, per poi passare alla fotografia documentaria. Ha guidato inoltre progetti comunitari a lungo termine interessandosi all’arte pubblica. Ha scritto regolarmente per le riviste Leonardo, Afterimage e Heresies. Il suo lavoro è stato ampiamente esposto dalla fine degli anni ’70.
Folded Paper, c. 1974-1982
Fondata a Roma da Paola Capata nel 2003, con l’obiettivo di offrire agli artisti uno spazio favorevole a un approccio sperimentale alle mostre, la galleria Monitor presenta il lavoro di Elisa Montessori.
Elisa Montessori
Elisa Montessori, nata a Genova nel 1931, tiene la sua prima mostra a Roma nel 1951. Dagli anni ’50, esplora forme e stili e adotta un approccio minimalista, tra pura astrazione ed evocazione figurativa. Le sue opere basate sui concetti di accumulazione e sottrazione riflettono anche l’influenza di due mondi: la ricchezza culturale dell’Occidente e l’abbondanza simbolica dell’Oriente. Il suo lavoro tesse inoltre un profondo legame tra donna e natura. Attualmente l’artista vive e lavora a Roma.
Tropismi, 1976
La galleria Nadja Vilenne di Liegi è stata inaugurata nel novembre 1998 e collabora con una ventina di artisti emergenti e affermati, belgi e stranieri. A Parigi presenta le stampe di Aglaia Konrad.
Aglaia Konrad
Nata nel 1960 a Salisburgo, Aglaia Konrad negli ultimi 20 anni si è dedicata allo studio dello sviluppo delle metropoli, degli agglomerati urbani e delle megalopoli: San Paolo, Pechino e ancora Chicago, Dakar e Il Cairo. La sua pratica si basa su ricerche sul campo e archivi visivi e utilizza fotografia, video, proiezione di diapositive e installazioni fotografiche su larga scala, nonché la pubblicazione di saggi visivi fotografici. Aglaia Konrad è stata recentemente oggetto di numerose mostre monografiche, l’ultima al Foto Museum di Anversa nel 2022 per Umbau.
Undecided Frames (Madrid, 2009), 2012
Dal 9 al 12 novembre 2023 l’ottava arte conquisterà il Grand Palais Éphémère per la 26ª edizione di Paris Photo, prima fiera internazionale di fotografia e appuntamento imperdibile per artisti, istituzioni, curatori, collezionisti, fotografi dilettanti e semplici appassionati.
Per il quarto anno consecutivo Women In Motion sostiene il programma Elles X Paris Photo che promuove le donne fotografe e incoraggia le gallerie a esporre le loro opere, proponendone una selezione di fotografie e interviste da scoprire lungo i viali della fiera. Quest'anno il percorso è stato ideato da Fiona Rogers, prima curatrice della Parasol Foundation Women in Photography presso il Victoria & Albert Museum, un programma internazionale che sostiene le donne fotografe tramite acquisizioni, progetti, esposizioni ed eventi. In questo modo sono state selezionate 38 artiste, tra cui Nan Goldin, Graciela Iturbide, Ishiuchi Miyako (quest'ultima presente a Kyotographie nell'aprile 2023 in un'esposizione sostenuta da Kering), Laia Abril (vincitrice 2016 del Prix Madame Figaro, sostenuto da Women In Motion) e Pixy Liao (vincitrice 2018 del Prix Jimei x Madame Figaro, sostenuto anch'esso dal programma di Kering).
In occasione del quinto anniversario del programma Elles x Paris Photo, la casa editrice Éditions Textuel pubblica ELLES, un'opera che raccoglie le testimonianze di artiste selezionate durante il programma e il contributo dei curatori che hanno partecipato fin dalla sua creazione. Al suo interno trovano espressione le voci e le immagini di 130 fotografe contemporanee che raccontano le loro fonti di ispirazione, le loro ossessioni, i loro desideri e le loro lotte e che rendono omaggio ai fotografi che hanno influenzato le loro opere. Il risultato è un affresco artistico e ricco di ispirazioni, realizzato in collaborazione con Women In Motion e il Ministero della cultura francese.
La Maison de l'Amérique Latine ospita Histoires Inachevées, un'esposizione su Paz Errázuriz che presenta 120 stampe della fotografa cilena provenienti da 15 serie, di cui tre inedite: Próceres (realizzata nel 1983), Sepur Zarco (2016) et Ñuble (2019). L'esposizione include anche La Manzana de Adán, serie emblematica realizzata tra il 1982 e 1987.
Nata nel 1944 a Santiago del Cile, Paz Errázuriz ha consacrato gran parte del suo lavoro alle persone che vivono in mondi separati e paralleli: artisti circensi, pugili, travestiti, prostitute, vagabondi e malati di mente, spesso ritratti in spazi confinati. I suoi ritratti in bianco e nero, di straordinaria bellezza formale, evocano le imposizioni sociali, mettono in luce l'invisibilità di alcuni gruppi e si interrogano sulla condizione umana, trasgredendo talvolta le convenzioni di rappresentazioni visive.
Si tratta della prima esposizione dedicata interamente a Paz Errázuriz in un'istituzione parigina. È accompagnata dalla prima monografia sull'artista cilena in francese e da una versione inglese curata da Atelier EXB e pubblicata in collaborazione con Women In Motion. Nel 2017 Paz Errázuriz era stata insignita del Prix Madame Figaro, sostenuto dal programma di Kering.
Paz Errázuriz, Histoires Inachevées
Dall'8 settembre fino a fine gennaio 2024
Curatrice: Béatrice Andrieux, Curatrice indipendente specializzata in fotografia e arte contemporanea
Maison de l’Amérique latine
217 Boulevard Saint-Germain, 75007 Paris
Da lunedì a venerdì, dalle 10:00 alle 20:00, e il sabato dalle 14:00 alle 18:00.
Ingresso libero.
Paz Errázuriz à la Maison de l'Amérique Latine
La galleria dello Jeu de Paume ospita Capturer la beauté, la prima retrospettiva francese di questo respiro dedicata a Julia Margaret Cameron, pioniera britannica dell'ottava arte.
Julia Margaret Cameron nasce nel 1815 a Calcutta da una famiglia agiata e divide la sua vita tra l'Inghilterra e le Indie. Scopre la fotografia all'età di 48 anni, nel 1864, e vi si dedica per circa dodici anni. La sua opera, criticata da viva, è oggi universalmente acclamata per il contributo rivoluzionario che ha dato alla fotografia. Nelle sue foto rifiuta la precisione ricercata dai suoi contemporanei e lascia spesso righe, sbavature e altre tracce del suo lavoro sui negativi e sulle prove. Nell'esposizione sono presenti un centinaio di opere affascinanti, dai suoi primi esperimenti alle composizioni a carattere storico, letterario o allegorico, inclusa una straordinaria galleria di ritratti di suoi contemporanei.
Tra i suoi modelli preferiti ritroviamo sua nipote, Julia Jackson, che
nel 1882 dà alla luce Adeline, in seguito celebre con lo pseudonimo di Virginia Woolf: sarà proprio la scrittrice inglese a ripercorrere nel 1926 la storia della sua parente. In un podcast inedito, realizzato appositamente per questa esposizione e sostenuto da Women In Motion l'attrice e regista Clémence Poésy riprende le parole di Virginia Woolf per raccontare l'incredibile destino di Julia Margaret Cameron. È possibile ascoltarlo qui.
Julia Margaret Cameron, Capturer la beauté
Du 10 octobre au 28 janvier 2024
Jeu de Paume
1, place de la Concorde, 75001 Paris
Le mardi de 11h à 21h, du mercredi au dimanche de 11h à 19h.
Il mese di novembre rappresenta anche l'occasione di ammirare, in pieno centro a Parigi, una gigantografia della geniale e compianta Sabine Weiss.
Women In Motion ha realizzato un'originale campagna di affissione esponendo, su un muro del primo arrondissement di Parigi, i ritratti e gli autoritratti delle vincitrici del Prix Women In Motion per la fotografia. Da settembre a febbraio 2024 ogni opera rivestirà a turno una facciata di rue du Louvre, dando una testimonianza della visione unica dell'artista che l'ha realizzata.
Dopo Susan Meiselas, vincitrice nel 2019, la protagonista della gigantografia sarà Sabine Weiss.
Da tre anni Women In Motion sostiene Elles X Paris Photo, una selezione di opere e interviste di fotografe da scoprire in occasione dell’esposizione internazionale Paris Photo. Il circuito 2022 è stato pensato da Federica Chiocchetti, direttrice del Musée des Beaux-Arts di Le Locle, in Svizzera, e include 77 opere fotografiche.
All’interno di questa collaborazione, Women In Motion sostiene anche la giornata di dialogo di giovedì 10 novembre, organizzata e presentata da Federica Chiocchetti al Grand Palais Ephémère.
Il programma Elles X Paris Photo è stato avviato nel 2018 in collaborazione con il Ministero della Cultura francese e dal 2020 viene sostenuto da Women in Motion. Il percorso tra gli spazi dell’esposizione è stato concepito come una ricerca delle meraviglie, dei tesori e delle sorprese ritrovate nelle gallerie d’arte e tra gli editori.
Kering ha voluto rendere omaggio a Sabine Weiss, vincitrice del premio Women In Motion per la fotografia 2020, che ci ha lasciato un anno fa. Il 10 novembre il Gruppo organizza l’anteprima del documentario Le siècle de Sabine Weiss (“Il secolo di Sabine Weiss”), diretto da Camille Ménager e prodotto da Brotherfilms. Questo film inedito ripercorre la vita di questa artista che ha da un contributo fondamentale alla fotografia umanista francese. Il documentario sarà trasmesso da France 5 a inizio 2023.
Kering ha sostenuto inoltre la pubblicazione di una nuova edizione speciale della collezione Women In Motion dedicata alla fotografa, edita da Fisheye e disponibile nelle edicole e nelle librerie dal 10 novembre 2022.
Nel 2020, in occasione della consegna del suo Premio, Sabine Weiss aveva registrato un episodio del podcast Women In Motion. Davanti al microfono di Géraldine Sarratia aveva raccontato il suo precoce interesse per la fotografia, la sua carriera in Francia e in altri paesi e aveva parlato delle sfide che comportava essere una donna in un ambiente che negli anni ’60 era tipicamente maschile. Una discussione illuminante, da ascoltare e riascoltare.