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La collaborazione tra Women In Motion e Les Rencontres d’Arles ha inizio nel 2016, quando il programma sostiene per la prima volta il Prix de la Photo Madame Figaro. Nel 2019 Kering rafforza questa collaborazione e inserisce Women In Motion nella programmazione del festival. Insieme istituiscono il premio Women In Motion per la fotografia, che mira a dare maggiore visibilità alle donne fotografe.
Fondato oltre 50 anni fa, il festival Les Rencontres d’Arles si è affermato come un evento culturale centrale, contribuendo al riconoscimento istituzionale della fotografia e alla trasmissione del suo patrimonio.
Nel 2023 questo appuntamento estivo con un programma di respiro internazionale ha accolto 145.000 visitatori, venuti ad incontrare talenti affermati e artisti emergenti.
La 55a edizione, basata sul tema Sous la surface (Sotto la superficie) e organizzata dal 1° luglio al 29 settembre 2024, si ispira alle nozioni di fremiti, spiriti, tracce, letture parallele e riletture, che attraversano il lavoro degli oltre 130 fotografi, artisti e curatori presentati. Quest’anno, tra la quarantina di mostre che si svolgono in una serie di luoghi eccezionali in tutta la città provenzale, il Giappone occupa un posto d’onore con quattro mostre monografiche e collettive.
Nel 2016, un anno dopo aver lanciato il programma Women In Motion al Festival di Cannes, Kering estende il proprio impegno in favore delle donne artiste sostenendo, per la prima volta, il Prix de la Photo Madame Figaro a Les Rencontres d’Arles. Nel 2019, il Gruppo diventa partner di Les Rencontres d’Arles includendo Women In Motion nel programma del festival. Insieme, lanciano il premio Women In Motion per la fotografia per dare maggiore visibilità alle donne fotografe. Nel 2019 viene creato inoltre il Women In Motion LAB, un programma che fornisce un supporto ai progetti che valorizzano le donne nella fotografia.
Il premio Women In Motion per la fotografia è stato conferito a Susan Meiselas nel 2019, Sabine Weiss nel 2020, Liz Johnson Artur nel 2021, Babette Mangolte nel 2022 e lo scorso anno a Rosângela Rennó.
Quest’anno, oltre a conferire il premio Women In Motion per la fotografia, il programma creato da Kering celebra le fotografe giapponesi dedicando loro la terza edizione del suo LAB; ne sostiene così la prima mostra collettiva in Francia “I’m So Happy You Are Here”, nonché la prima pubblicazione che tratta della loro pratica artistica dagli anni Cinquanta. Nell'ambito del programma Arles Associé, Women In Motion sostiene anche la mostra “Transcendance”, che presenta il lavoro di 6 fotografe giapponesi in risonanza con il festival Kyotographie.
Martedì 2 luglio 2024, Kering e Les Rencontres d’Arles hanno consegnato il premio Women In Motion alla fotografa giapponese Ishiuchi Miyako presso il Théâtre Antique di Arles durante la serata di apertura di Les Rencontres; per l’occasione verrà presentato il suo lavoro e condiviso con il pubblico il suo percorso personale, nonché la sua visione del ruolo delle donne nella fotografia e nella società in generale.
Il tema della rappresentazione femminile permea il lavoro di Ishiuchi in modi sottili ma potenti. Critica in particolare l’oggettificazione delle donne, rivendicando il corpo femminile come soggetto della sua arte. Le sue fotografie celebrano le imperfezioni, le cicatrici e l’invecchiamento, in opposizione agli standard di bellezza mostrati dai media. Nella sua pratica artistica, Ishiuchi Miyako incarna i principi dell’emancipazione femminile sostenendo l’autonomia e la rappresentazione delle donne. Attraverso le sue fotografie, continua ad ispirare il dialogo sul genere, la cultura e la memoria nella società di oggi.
Presentando questi momenti di intimità, Ishiuchi invita gli spettatori a confrontarsi con le proprie percezioni della femminilità e del ruolo della donna nella società. Attraverso progetti come “ひろしま/hiroshima” e “Mother’s”, la fotografa affronta il passato bellico del Giappone e il suo impatto sulle vite individuali, in particolare sulle donne, che sono state spesso trascurate nelle narrazioni storiche. Belongings, la prima mostra monografica dedicata alla fotografa, è in programma alla Sala Henri-Comte per tutta la durata del festival.
Ishiuchi Miyako è nata nella prefettura di Gunma, in Giappone. Nel 1979 ha vinto il 4° Kimura Ihei Award per il suo lavoro “Apartment”. Nel 2005 ha rappresentato il Giappone alla Biennale di Venezia con la sua serie “Mother’s”. Nel 2007 ha iniziato la sua serie di fama internazionale “hiroshima”, per la quale fotografa gli oggetti delle vittime della bomba atomica. Nel 2013 ha ricevuto la Medaglia d’Onore Giapponese e nel 2014 il premio Hasselblad, noto come il “Premio Nobel per la fotografia”. Nel 2022 è stata insignita del premio Asahi, un riconoscimento per le persone che si sono distinte in campo accademico e artistico contribuendo in modo significativo allo sviluppo e al progresso della cultura giapponese e della società. Nel 2023, nell’ambito del festival internazionale di fotografia Kyotographie, di cui Kering è partner, il Gruppo sostiene la mostra “Views through my window”, un dialogo tra il suo lavoro e quello di Yuhki Touyama.
Iniziativa volta a sostenere concretamente i progetti di ricerca e promozione del talento femminile, questa edizione del Women In Motion LAB mette particolarmente in evidenza il contributo delle fotografe giapponesi. Prima mostra collettiva in Francia dedicata alla loro storia, “I’m so happy you are here, Japanese women photographers from the 1950s to now” presenta le opere di venticinque fotografe, tra cui Rinko Kawauchi, Yurie Nagashima, Kunié Sugiura, Tokuko Ushioda e Eiko Yamazawa, tra le altre. La mostra, che si svolgerà al Palais de l’Archevêché di Arles, è stata prodotta da Aperture e Les Rencontres d’Arles; le curatrici sono invece Lesley A. Martin, Mariko Takeuchi e Pauline Vermare, che hanno anche diretto insieme a Carrie Cushman e Kellie Midori McCormick il primo libro dedicato all’argomento: a giugno è uscito in francese con il titolo Femmes Photographes Japonaises des Années 1950 à nos Jours, pubblicato da Textuel, mentre Aperture ne ha curato la versione inglese. Kering e Les Rencontres d’Arles hanno fornito il proprio sostegno nell’ambito del Women In Motion LAB.
Il primo progetto del LAB, che si è svolto dal 2019 al 2021, ha consentito di finanziare la ricerca che ha portato alla pubblicazione in francese di un’opera di riferimento: Une histoire mondiale des femmes photographes, oltre che nella sua versione inglese, A world history of women photographers. Per il secondo programma LAB, avviato nel 2021, Kering e Les Rencontres d’Arles hanno sostenuto il lavoro di ricerca negli archivi di Bettina Grossman ad opera dell’artista Yto Barrada, sfociato nel libro Bettina, e una mostra tenutasi nell’ambito del festival nel 2022.
Mettendo in evidenza le opere di Mayumi Hosokura, Aï Iwane, Mayumi Suzuki, Hideka Tonomura e Tamaki Yoshida, questa mostra di fotografe contemporanee, coprodotta da Sigma, offre uno sguardo sulle moderne complessità della società giapponese. Da ritratti intimi a paesaggi emozionanti, passando per sperimentazioni poetiche, le sei fotografe traducono in immagini le proprie esperienze personali e collettive, e mettono in luce la resilienza, la creatività e la diversità delle donne che impiegano attivamente la fotografia per sopravvivere ed esprimersi. Ispirata a “10/10 Celebrating Contemporary Japanese Women Photographers”, una mostra sostenuta da Kering e presentata a Kyotographie nel 2022 per celebrare il decimo anniversario del festival, Transcendance continua la narrazione, con i curatori Nakanishi Yusuke e Lucille Reyboz, di questo coro di donne fotografe che osano trascendere la loro realtà grazie al potere della fotografia
Nato nel 1970 su iniziativa del fotografo arlesiano Lucien Clergue, lo scrittore Michel Tournier e lo storico Jean‑Maurice Rouquette, Les Rencontres d'Arles diventa rapidamente un evento culturale celebre e di grande popolarità. Con il passare del tempo, il festival contribuirà al riconoscimento istituzionale di questa forma d'arte, prima considerata minore.
Da oltre 50 anni i suoi programmi di respiro internazionale, impegnati ed eclettici, fanno da eco dello stato del mondo. Per la 54a edizione il festival ha come tema "uno stato di coscienza" e vuole essere una cassa di risonanza delle trasformazioni in atto nella nostra società. Come una cartina tornasole della nostra epoca, il programma di quest'anno farà incontrare fotografi, artisti e curatori di mostre per rilevare questi mutamenti dal 3 luglio al 24 settembre.
La collaborazione tra Women In Motion e Les Rencontres d’Arles ha inizio nel 2015, quando il programma sostiene per la prima volta il Prix de la Photo Madame Figaro. Nel 2019 Kering rafforza questa collaborazione e iscrive Women In Motion nella programmazione del festival. Insieme istituiscono il premio Women In Motion per la fotografia, che mira a dare maggiore visibilità alle donne fotografe. Nel 2019 viene inoltre creato il Women In Motion Lab, un programma che accompagna concretamente i progetti di valorizzazione delle donne nella fotografia.
Il premio Women In Motion per la fotografia è stato conferito a Susan Meiselas nel 2019, Sabine Weiss nel 2020, Liz Johnson Artur nel 2021 e Babette Mangolte nel 2022.
In occasione del quinto anniversario di questa collaborazione, Kering è fiero di rinnovare il proprio impegno per i prossimi cinque anni come uno dei principali sponsor del festival.
L'esposizione "Sulle rovine della fotografia", curata da Maria Angélica Melendi, è la prima monografia di ampio respiro sulla fotografia brasiliana organizzata in Francia.
In tutto il suo percorso artistico Rosângela Rennó si è sempre interessata alla "maniera in cui il sistema cerca di cancellare o manipolare i legami con il passato" e nelle sue opere la fotografa si appropria e trasforma il materiale fotografico d'archivio in installazioni o libri fotografici. Il suo lavoro è un'indagine sistematica del tempo, dell'oblio e dei mutamenti sociali e psicologici che influenzano la memoria.
Martedì 4 luglio 2023, in occasione della prima serata al Teatro romano di Arles, Kering e Les Rencontres d’Arles hanno assegnato il quinto premio Women In Motion alla fotografa brasiliana Rosângela Rennó.
Rosângela Rennó nasce nel 1962 a Belo Horizonte, in Brasile. Attualmente vive e lavora a Rio de Janeiro. Il suo lavoro sulle fotografie, sugli oggetti e sulle installazioni è caratterizzato dall'indagine dei diversi modi di rappresentazione e di assorbimento nella fotografia e dei rapporti tra memoria e oblio, realizzata tramite l'appropriazione di immagini provenienti da fonti diverse, come mercatini dell'usato, archivi istituzionali o foto trovate su internet. Gli archivi fotografici precari, abbandonati e i "dossier morti" l'hanno spinta a mettere in luce e lottare contro la narrativa ricorrente della cancellazione e dell'"ignoranza strutturale", utilizzate come strategia di amnesia storica e di esclusione di una larga fetta della popolazione, in particolare in Brasile e nei paesi del Sud del mondo. Inoltre si dedica alla creazione di video e libri d'arte, che seguono sempre la stessa base concettuale.
La fotografa brasiliana è la nuova ospite del podcast Women In Motion. Dal 2019 il podcast Women In Motion dà parola alle donne che lavorano nel mondo dell'arte e della cultura, che ci raccontano, stagione dopo stagione, il proprio percorso, le esperienze e la loro visione del mondo, parlando diffusamente del ruolo della donna in questi settori, dove l'uguaglianza di genere non è ancora stata raggiunta.
Women In Motion sostiene il progetto "La pointe courte: dalla fotografia al film", curato da Carole Sandrin con l'assistenza di Elisa Magnani dell'Institut pour la Photographie. La mostra, organizzata con la complicità di Rosalie Varda e del team di Ciné-Tamaris, è un percorso attraverso le fotografie scattate da Agnès Varda prima e durante le riprese del suo film "La Pointe courte", girato nell'estate del 1954.
Per contribuire al maggior riconoscimento dei talenti al femminile, Women In Motion sostiene il Prix de la Photo Madame Figaro Arles fin dalla sua creazione nel 2016. Ogni anno questo riconoscimento premia l’eccellenza, la creatività e l’originalità della visione delle donne del mondo della fotografia. Nel 2022 è stato assegnato al giovane fotografa iraniana Hannah Darabi. Per la prima volta, una menzione speciale della giuria è stata assegnata alla fotografa indiana Riti Sengupta.
Les Rencontres d’Arles è un festival che si tiene dal 1970 in diversi monumenti della città di Arles e contribusce alla diffusione del patrimonio mondiale della fotografia.
Per combattere la disuguaglianza di genere nel mondo del cinema, nel 2015 Kering ha creato Women In Motion, un programma pensato per mettere in luce le donne che lavorano in tutti i settori dell’industria cinematografica. Il programma è stato poi esteso a tutti i campi della cultura e dell’arte e, dal 2016, anche alla fotografia, attraverso l’istituzione del Prix de la Photo Madame Figaro-Arles.
Nel 2019 Kering si unisce a Les Rencontres d’Arles per includere Women In Motion nella programmazione del festival: insieme istituiscono il Women In Motion Award per la fotografia che mira a dare maggiore visibilità alle donne fotografe. Il premio è stato assegnato a Susan Meiselas nel 2019, a Sabine Weiss nel 2020 e a Liz Johnson Artur nel 2021. Nel 2019 viene creato inoltre il Women In Motion Lab, un programma che fornisce un supporto concreto ai progetti che valorizzano le donne nella fotografia.
Su questa pagina potrai seguire le ultime novità del programma Women In Motion in occasione del festival Les Rencontres d’Arles 2022, dal tema “Visibile o invisibile, un’estate rivelata”.
Babette Mangolte ha vinto la quarta edizione del Premio Women In Motion per la fotografia, assegnato da Kering e Les Rencontres d’Arles. Babette Mangolte, nata in Francia nel 1941 ma residente a New York dal 1970, è una cineasta, fotografa, artista e autrice di saggi sulla fotografia.
Questa esposizione monografica, allestita sotto la direzione di María Inés Rodríguez, esplora il linguaggio fotografico e cinematografico di Babette Mangolte, basato sulla soggettività della macchina fotografica, sul ruolo centrale dello spettatore nel dispositivo e sulla relazione tra corpo umano e spazio. Utilizzando questo approccio Babette Mangolte ha documentato le coreografie e performance di Yvonne Rainer, Trisha Brown, Joan Jonas, Robert Morris, Lucinda Childs, Marina Abramović, Steve Paxton e la scena teatrale di New York degli anni ’70.
Per l’occasione le è stata dedicata un’edizione speciale della serie Women In Motion, pubblicata dalla rivista Fisheye e arricchita dai commenti degli esperti del mondo della cultura.
In occasione dell’edizione 2022 di Les Rencontres d’Arles, Women In Motion sostiene l’esposizione di Susan Meiselas, vincitrice della prima edizione del Premio Women In Motion per la fotografia, realizzata in collaborazione con la compositrice Marta Gentilucci. Con questo lavoro le due artiste hanno ritratto tramite immagini e suoni le donne anziane, in particolare i loro gesti e la loro pelle, riflesso di un’esistenza vissuta intensamente. In questo modo sono riuscite a catturare la forza vitale che anima questi corpi, l’intensità degli anni che sono trascorsi e la tenace speranza di quelli ancora da vivere, in contrasto con una rappresentazione della vecchiaia che si concentra sull’assenza di opportunità, sulla malattia, sulla solitudine e sulle privazioni.
In occasione della seconda edizione del Women In Motion Lab, Kering e Les Rencontres d’Arles hanno deciso di sostenere il lavoro di valorizzazione degli archivi di Bettina Grossman effettuato da Yto Barrada. L’artista franco-marocchina, tramite una rigorosa ricerca, presenta un eccezionale corpus fotografico, cinematografico e grafico dell’artista americana, ispirato alla scultura concettuale. Si tratta della prima esposizione monografica su Bettina Grossman.
La prima edizione del Women In Motion Lab, che si è tenuta dal 2019 al 2021, è stata dedicata a un progetto di ricerca sulla valorizzazione del ruolo delle donne fotografe nella storia mondiale di questa arte. Il progetto, diretto dalle storiche Luce Lebart e Marie Robert con l’aiuto di 160 autrici di tutti i continenti, esplora il percorso e l’opera di circa 300 donne che hanno segnato la storia della fotografia dalle origini ai giorni nostri. Il risultato è la pubblicazione dell’opera Une histoire mondiale des femmes photographes (Una storia mondiale delle donne fotografe, casa editrice Textuel).
La versione inglese, A world history of women photographers, è stata pubblicata a luglio da Thames & Hudson, sempre con il sostegno di Women In Motion Lab.
Fin dalla sua nascita nel 2016, Women In Motion sostiene il Prix de la Photo Madame Figaro Arles, per contribuire maggiormente al giusto riconoscimento dei talenti al femminile. Ogni anno il Prix de la Photo Madame Figaro Arles premia l’eccellenza, la creatività e l’originalità della visione delle donne del mondo della fotografia. Nel 2022 il Premio va alla giovane fotografa egiziana Amina Kadous.
Presieduta quest'anno da Virginie Effira, la giuria era composta da Caroline de Maigret, Kamel Mennour, Nicolas Di Felice, Rebecca Zlotowski, Jean-Pierre Blanc, Brigitte Lacombe, Souheila Yacoub, Anne-Florence Schmitt, direttore editoriale di Madame Figaro, Jean-Sébastien Stehli, vicedirettore, e Gwenola Couëdel, direttore creativo.
Created for the Festival d’Avignon, in collaboration with Rencontres d'Arles and with support from Women In Motion, ‘Anima’ is a performance/installation created by Noémie Goudal and Maëlle Poésy. ‘Anima’ nods to Noémie Goudal’s exhibition “Phoenix,” presented at the Chapelle des Trinitaires during the Rencontres d'Arles 2022. To express the invisible metamorphoses of the landscapes and places we share, ‘Anima’ depicts a woman artist suspended within a video and music installation.
Les Rencontres d’Arles è un festival che si tiene dal 1970 in diversi monumenti della città di Arles e contribusce alla diffusione del patrimonio mondiale della fotografia.
Per combattere la disuguaglianza di genere nel mondo del cinema, nel 2015 Kering ha creato Women In Motion, un programma pensato per mettere in luce le donne che lavorano in tutti i settori dell’industria cinematografica. Convinto che la creazione e la cultura siano potenti vettori di cambiamento, nel 2016 il Gruppo ha esteso il programma alla fotografia, sostenendo il Prix de la Photo Madame Figaro Arles. Nel 2019 Kering si è unito a Rencontres d’Arles per includere Women In Motion nella programmazione del festival. Insieme, stanno lanciando il Women In Motion award per la fotographia, che mira a dare maggiore visibilità alle donne fotografe e al Women In Motion LAB. Per la sua prima edizione, il Premio Women In Motion è stato assegnato alla fotografa americana Susan Meiselas.
Per la sua terza edizione, il premio viene assegnato all’artista russo-ghanese Liz Johnson Artur. Nata nel 1964, Liz Johnson Artur è una fotografa russo-ghanese che vive a Londra. Dal 1991 Liz Johnson Artur ha costruito un corpus di immagini dedicate alla diaspora africana nel mondo, raccolte sotto il nome di Black Balloon Archive. Le sue fotografie documentarie dinamiche, a colori o in bianco e nero, dipingono un quadro complesso delle identità di colore. Non lavora con un soggetto - fotografa esseri umani e usa il suo lavoro per raccontare storie.
« Quello che mi interessa sono le persone, persone che non vedo rappresentate da nessuna parte. »
Liz Johnson Artur
In occasione della consegna del premio, Liz Johnson Artur ha registrato un episodio del podcast Women In Motion per incoraggiare la riflessione sulla rappresentazione delle minoranze e delle persone di colore. Al microfono di Geraldine Sarratia, condivide anche la sua concezione della Fotografia, percepita come uno scambio, una relazione etica in cui il soggetto fotografato deve sentirsi “in buona compagnia”. Buon ascolto!