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Women In Motion sostiene la prima mostra parigina dell’artista e ricercatrice catalana Laia Abril. L’installazione dell’ultimo capitolo della sua opera A History of Misogyny: On Mass Hysteria sarà visitabile a partire dal 17 gennaio 2025.
Un sostegno di lunga data di Women In Motion a Laia Abril
Il programma di Kering nato per dare visibilità alle donne nell’arte e nella cultura rinnova il suo sostegno alla fotografa Laia Abril.
La prima parte di A History of Misogyny, On Abortion, ha ricevuto ad Arles nel 2016 il Premio fotografico Madame Figaro, patrocinato da Women In Motion.
Nel 2023, Laia Abril ha partecipato al percorso Elles x Paris Photo, ideato dalla curatrice Fiona Rogers e sostenuto da Kering in occasione della fiera internazionale Paris Photo.
Nel 2025, Kering conferma a Parigi il sostegno al lavoro di Laia Abril, che continua il suo studio sul controllo sistemico del corpo femminile attraverso secoli e continenti con la terza parte del suo lavoro, On Mass Hysteria.
On Mass Hysteria al LE BAL, con il sostegno di Women In Motion
In On Mass Hysteria, Laia Abril esplora quella che spesso è stata erroneamente descritta come “isteria collettiva” e offre una lettura visiva delle interpretazioni avanzate per spiegare questo tipo di fenomeni. Nel gennaio 2025, Women In Motion sostiene l’installazione di Laia Abril al LE BAL, uno spazio espositivo indipendente dedicato alle immagini documentali e associa la Fondazione Kering al ciclo di conferenze organizzato dallo spazio espositivo.
L’installazione presentata al LE BAL si concentra su questo fenomeno osservato principalmente nelle comunità affiatate di ragazze e donne adolescenti, che affrontano situazioni di stress o oppressione e manifestano sintomi collettivi senza causa fisiologica, come svenimenti, tremori, attacchi di risate o trance.
Vengono presentati tre casi di studio che Laia Abril, fedele al suo metodo di ricerca, ha esaminato con antropologi, sociologi, neurologi e psichiatri per cercare di comprendere l’origine di queste crisi. Ogni volta si ascoltano le parole di donne che hanno manifestato sintomi, accompagnate dalle immagini dei loro vissuti, dei loro racconti e da documenti d’epoca.
Il lavoro sugli archivi mostra l’estensione geografica e temporale del fenomeno, mentre l’approccio multidisciplinare che mette insieme antropologia, psicologia, storia della medicina o diritto permette a Laia Abril di dar voce a nuove interpretazioni di queste crisi psicosomatiche. Queste crisi vengono quindi reinterpretate come un linguaggio di resistenza delle donne ai sistemi di oppressione, al dolore collettivo o al trauma intergenerazionale.
Laia Abril, nata nel 1986, è un’artista multidisciplinare, fotografa, artista visiva, ricercatrice e autrice, che ha studiato giornalismo e poi fotografia presso l’International Center of Photography. Il suo lavoro analizza i diritti delle donne, la loro storia e le disparità di genere, attraverso strumenti fotografici, testuali, video e sonori. Oltre al suo grande progetto sui disturbi alimentari, ha esposto in 15 paesi A History of Misogyny, costituito da tre parti: On Abortion, On Rape, On Mass Hysteria. È autrice di numerosi libri di successo, tra cui The Epilogue, pubblicato nel 2014. Nel 2016 è stata la prima vincitrice del premio fotografico Madame Figaro – Arles ai Rencontres d’Arles, sostenuto da Kering.
LAIA ABRIL - Credit - Ana Lefaux 2018