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Nel 2020, attraverso il partenariato con Les Rencontres d’Arles, Women In Motion assegna il premio Women In Motion per la fotografia a Sabine Weiss; in quello stesso anno il programma creato da Kering per lottare contro la disparità di genere nelle arti e nella cultura sostiene per la prima volta il circuito Elles x Paris Photo nella presentazione del lavoro di 30 fotografe, tra cui figura Sabine Weiss.
Nel 2024, in occasione del centenario della sua nascita, è stata realizzata un’esposizione a Losanna in collaborazione con Women In Motion per rendere omaggio alla fotografa franco-svizzera scomparsa nel 2021.
Il museo f³ – freiraum für fotografie, spazio espositivo berlinese dedicato alla fotografia, ospita la prima retrospettiva dedicata a Sabine Weiss in Germania.
“Sabine Weiss Una vita da fotografa”, ideata dalla curatrice Virginie Chardin, potrà essere scoperta dal 6 settembre al 24 novembre 2024 nella capitale tedesca.
Costituita da 70 stampe originali, 25 documenti d’archivio e tre filmati, la mostra, alla quale la “fotografa artigiana” lavorò fino alla morte, testimonia la sua profonda simpatia e curiosità per gli altri, caratteristica saliente del suo lavoro in Francia, Stati Uniti e nei tanti paesi europei in cui ha viaggiato.
Dal 22 giugno 2024 al 23 febbraio 2025 il museo di Losanna Photo Elysée rende omaggio all’opera di Sabine Weiss creando un dialogo tra le sue fotografie e il lavoro dell’artista plastica Nathalie Boutté in un’esposizione sostenuta da Kering.
Il museo ha aperto gli archivi della fotografa ricevuti in donazione nel 2017: la mostra espone alcuni dei 20.000 negativi e dei 7.000 provini a contatto realizzati dalla fotografa franco-svizzera, oltre a 2.700 stampe d’epoca, 2.000 stampe moderne, 2.000 diapositive, 3.500 bozze e la totalità della documentazione associata a quest’opera, a cui si è ispirata Nathalie Boutté. Esplorando il lavoro in studio della fotografa, l’artista plastica ha ritagliato strisce di carta recanti le citazioni di Sabine Weiss, facendo così emergere l’immagine dal testo.
Nel 2019 Kering si associa al festival di fotografia Les Rencontres d’Arles per includere Women In Motion nella programmazione della rassegna. Viene così istituito il premio Women In Motion per la fotografia, che mira a dare maggiore visibilità alle donne nel mondo della fotografia.
Per la seconda edizione, nel 2020, il premio viene assegnato a Sabine Weiss. Nata nel 1924 nel Canton Vallese, la fotografa franco-svizzera occupa un posto unico nella storia della fotografia. Ultima rappresentante del movimento umanista, nel suo lavoro cerca di dipingere l’umanità nel suo quotidiano e di catturare le emozioni che la attraversano.
Per quasi sessant’anni realizza numerosi reportage, ritratti, foto di moda e pubblicità per Vogue, il New York Times Magazine, Life ed Esquire. Grazie a Robert Doisneau entra a far parte dell’agenzia Rapho all’inizio degli anni ’50 e le sue opere personali vengono riconosciute negli Stati Uniti, venendo esposte all’Art Institute di Chicago.
In occasione della consegna del premio, Sabine Weiss ha registrato un episodio del podcast Women In Motion per incoraggiare la riflessione sulla rappresentazione delle donne nelle arti e nella cultura. Davanti al microfono di Géraldine Sarratia racconta il suo precoce interesse per la fotografia, la sua carriera in Francia e in altri paesi e le sfide che comportava essere una donna in un ambiente che negli anni ’60 era tipicamente maschile. Buon ascolto!
Scopri altri episodi del podcast Women In Motion