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Novembre a Parigi è il mese della fotografia. Scopri gli eventi e le iniziative sostenuti da Women In Motion per dare spazio alle voci femminili del mondo della fotografia.
Dal 9 al 12 novembre l'ottava arte conquisterà il Grand Palais Éphémère per la 26ª edizione di Paris Photo, prima fiera internazionale di fotografia e appuntamento imperdibile per artisti, istituzioni, curatori, collezionisti, fotografi dilettanti e semplici appassionati.
Per il quarto anno consecutivo Women In Motion sostiene il programma Elles X Paris Photo che promuove le donne fotografe e incoraggia le gallerie a esporre le loro opere, proponendone una selezione di fotografie e interviste da scoprire lungo i viali della fiera. Quest'anno il percorso è stato ideato da Fiona Rogers, prima curatrice della Parasol Foundation Women in Photography presso il Victoria & Albert Museum, un programma internazionale che sostiene le donne fotografe tramite acquisizioni, progetti, esposizioni ed eventi. In questo modo sono state selezionate 38 artiste, tra cui Nan Goldin, Graciela Iturbide, Ishiuchi Miyako (quest'ultima presente a Kyotographie nell'aprile 2023 in un'esposizione sostenuta da Kering), Laia Abril (vincitrice 2016 del Prix Madame Figaro, sostenuto da Women In Motion) e Pixy Liao (vincitrice 2018 del Prix Jimei x Madame Figaro, sostenuto anch'esso dal programma di Kering).
In occasione del quinto anniversario del programma Elles x Paris Photo, la casa editrice Éditions Textuel pubblica ELLES, un'opera che raccoglie le testimonianze di artiste selezionate durante il programma e il contributo dei curatori che hanno partecipato fin dalla sua creazione. Al suo interno trovano espressione le voci e le immagini di 130 fotografe contemporanee che raccontano le loro fonti di ispirazione, le loro ossessioni, i loro desideri e le loro lotte e che rendono omaggio ai fotografi che hanno influenzato le loro opere. Il risultato è un affresco artistico e ricco di ispirazioni, realizzato in collaborazione con Women In Motion e il Ministero della cultura francese.
La Maison de l'Amérique Latine ospita Histoires Inachevées, un'esposizione su Paz Errázuriz che presenta 120 stampe della fotografa cilena provenienti da 15 serie, di cui tre inedite: Próceres (realizzata nel 1983), Sepur Zarco (2016) et Ñuble (2019). L'esposizione include anche La Manzana de Adán, serie emblematica realizzata tra il 1982 e 1987.
Nata nel 1944 a Santiago del Cile, Paz Errázuriz ha consacrato gran parte del suo lavoro alle persone che vivono in mondi separati e paralleli: artisti circensi, pugili, travestiti, prostitute, vagabondi e malati di mente, spesso ritratti in spazi confinati. I suoi ritratti in bianco e nero, di straordinaria bellezza formale, evocano le imposizioni sociali, mettono in luce l'invisibilità di alcuni gruppi e si interrogano sulla condizione umana, trasgredendo talvolta le convenzioni di rappresentazioni visive.
Si tratta della prima esposizione dedicata interamente a Paz Errázuriz in un'istituzione parigina. È accompagnata dalla prima monografia sull'artista cilena in francese e da una versione inglese curata da Atelier EXB e pubblicata in collaborazione con Women In Motion. Nel 2017 Paz Errázuriz era stata insignita del Prix Madame Figaro, sostenuto dal programma di Kering.
Paz Errázuriz, Histoires Inachevées
Dall'8 settembre fino a fine gennaio 2024
Curatrice: Béatrice Andrieux, Curatrice indipendente specializzata in fotografia e arte contemporanea
Maison de l’Amérique latine
217 Boulevard Saint-Germain, 75007 Paris
Da lunedì a venerdì, dalle 10:00 alle 20:00, e il sabato dalle 14:00 alle 18:00.
Ingresso libero.
Paz Errázuriz à la Maison de l'Amérique Latine
La galleria dello Jeu de Paume ospita Capturer la beauté, la prima retrospettiva francese di questo respiro dedicata a Julia Margaret Cameron, pioniera britannica dell'ottava arte.
Julia Margaret Cameron nasce nel 1815 a Calcutta da una famiglia agiata e divide la sua vita tra l'Inghilterra e le Indie. Scopre la fotografia all'età di 48 anni, nel 1864, e vi si dedica per circa dodici anni. La sua opera, criticata da viva, è oggi universalmente acclamata per il contributo rivoluzionario che ha dato alla fotografia. Nelle sue foto rifiuta la precisione ricercata dai suoi contemporanei e lascia spesso righe, sbavature e altre tracce del suo lavoro sui negativi e sulle prove. Nell'esposizione sono presenti un centinaio di opere affascinanti, dai suoi primi esperimenti alle composizioni a carattere storico, letterario o allegorico, inclusa una straordinaria galleria di ritratti di suoi contemporanei.
Tra i suoi modelli preferiti ritroviamo sua nipote, Julia Jackson, che
nel 1882 dà alla luce Adeline, in seguito celebre con lo pseudonimo di Virginia Woolf: sarà proprio la scrittrice inglese a ripercorrere nel 1926 la storia della sua parente. In un podcast inedito, realizzato appositamente per questa esposizione e sostenuto da Women In Motion l'attrice e regista Clémence Poésy riprende le parole di Virginia Woolf per raccontare l'incredibile destino di Julia Margaret Cameron. È possibile ascoltarlo qui.
Julia Margaret Cameron, Capturer la beauté
Du 10 octobre au 28 janvier 2024
Jeu de Paume
1, place de la Concorde, 75001 Paris
Le mardi de 11h à 21h, du mercredi au dimanche de 11h à 19h.
Il mese di novembre rappresenta anche l'occasione di ammirare, in pieno centro a Parigi, una gigantografia della geniale e compianta Sabine Weiss.
Women In Motion ha realizzato un'originale campagna di affissione esponendo, su un muro del primo arrondissement di Parigi, i ritratti e gli autoritratti delle vincitrici del Prix Women In Motion per la fotografia. Da settembre a febbraio 2024 ogni opera rivestirà a turno una facciata di rue du Louvre, dando una testimonianza della visione unica dell'artista che l'ha realizzata.
Dopo Susan Meiselas, vincitrice nel 2019, la protagonista della gigantografia sarà Sabine Weiss.