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Con i suoi premi, i Talks e il sostegno ad ambiziosi progetti di ricerca, il programma Women In Motion fornisce una piattaforma per far sentire la voce di donne e uomini che vogliono cambiare lo status quo e promuovere la parità di genere.
Pilastro fondamentale della visibilità del programma, i Talks danno la parola alle donne che lavorano in tutte le professioni dell’industria cinematografica, nella scena fotografica o musicale, sotto le luci della ribalta o dietro le quinte; durante queste interviste ci parlano del loro percorso, degli ostacoli che hanno dovuto affrontare, di come sono rappresentate le donne nel settore e delle loro speranze di cambiamento.
I Talks hanno dato la parola a molte icone del cinema: registe e attrici come Agnès Varda, Jodie Foster, Nadine Labaki, Chloë Sevigny, Diane Kruger, Carey Mulligan, Emilia Clarke, Michelle Yeoh, Eva Longoria, Lily Gladstone, Julianne Moore, Judith Godrèche e Charlotte Le Bon, produttrici come Donna Langley, Cate Blanchett e Coco Francini, e personalità dell’industria cinematografica come Iris Knobloch (Presidente del Festival di Cannes) e Stacy L. Smith, ricercatrice e professoressa alla USC Annenberg School for Communication and Journalism.
Inizialmente organizzati nell’ambito del Festival di Cannes, i Talks si tengono ormai in tutto il mondo, da Parigi a New York, Salt Lake City, Shanghai, e Tokyo, in ogni momento dell’anno e spesso in concomitanza di eventi come Les Rencontres d’Arles, Les Rencontres 7e Art Lausanne, il Festival Sœurs Jumelles e il Tokyo International Film Festival..
Con più di 40 talks organizzati e oltre 70 personalità ospitate, Women in Motion è diventata una piattaforma di eccellenza che contribuisce a cambiare la mentalità e riflettere sul ruolo della donna in tutta la sua diversità e sul suo riconoscimento nel mondo dell’arte e della cultura.
Nell’ambito del partenariato con Les Rencontres d’Arles, nel 2019 Kering annunciò la creazione del Women In Motion LAB. Il suo primo progetto di ricerca, sostenuto fino al 2021, ha portato alla pubblicazione, in collaborazione con la casa editrice Textuel, dell’opera di riferimento “Une histoire mondiale des femmes photographes” (Storia mondiale delle donne fotografe). Il libro, redatto dalle storiche Luce Lebart e Marie Robert, ripercorre il percorso e le opere di circa 300 donne di ogni continente che hanno segnato la fotografia fin dalla sua nascita.
Il secondo progetto ha permesso di supportare il lavoro di ricerca di Yto Barrada negli archivi di Bettina Grossman, che ha dato vita a una monografia sull’artista e a un’esposizione presentata in occasione dell’edizione 2022 di Les Rencontres d’Arles.
Il terzo progetto del Women In Motion LAB ha portato all’organizzazione nel 2024 della prima esposizione collettiva in Francia dedicata alla storia delle fotografe giapponesi. “I’m So Happy You Are Here: Japanese Women Photographers from the 1950s to Now”. Presentata alla 55a edizione di Les Rencontres d’Arles, questa esposizione riunisce nell’antico Palais de l’Archevêché le opere di 25 fotografe, tra cui Rinko Kawauchi, Yurie Nagashima, Kunié Sugiura, Tokuko Ushioda ed Eiko Yamazawa. L’esposizione continua poi nel libro I’m So Happy You Are Here: Japanese Women Photographers from the 1950s to Now, pubblicato dalla casa editrice Textuel in francese e dalla casa editrice Aperture in inglese.