Il Fashion Pact: i promi passi verso la trasformazione del settore

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    Sostenibilità
    mercoledì 14 ottobre 2020

    Il Fashion Pact: i promi passi verso la trasformazione del settore

    Per la prima volta nell’industria della moda, il Fashion Pact riunisce i CEO di oltre 60 aziende leader mondiali della moda e del tessile. I rappresentanti dei settori fashion, sport, lifestyle e lusso, insieme a fornitori e retailer, si impegnano al raggiungimento di una serie di ambiziosi e ben precisi obiettivi ambientali condivisi, focalizzati su tre aree principali: clima, biodiversità e oceani.

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    • I membri della coalizione hanno identificato sette obiettivi concreti e strategici riguardanti tre aree principali, con il supporto di alcuni dei migliori esperti tecnici. Si sono focalizzati in particolare sulle opportunità non ancora sfruttate, per le quali è necessaria un’azione collaborativa per trovare delle soluzioni e ottenere risultati importanti a livello globale.

    • A un anno dalla sua creazione, il numero dei membri del Fashion Pact è raddoppiato; le aziende firmatarie sono al momento più di 60 e provengono da diversi settori e 14 paesi. Le aziende del Fashion Pact rappresentano oggi oltre 200 brand e 1/3 dell’industria della moda. Questo grado di diversità e ricchezza è fondamentale per garantire un impatto a lungo termine nella supply chain.

    • Il Fashion Pact è ancora all’inizio dei suoi lavori. La coalizione ha compiuto i primi passi. È stata innanzitutto istituita una struttura operativa sviluppando una dashboard digitale di KPI per misurare l’impatto congiunto e avviare una prima attività collaborativa sulla biodiversità, appoggiandosi sulla competenza tecnica degli esperti dell’industria.
    L’anno scorso il Fashion Pact è stato inaugurato e presentato ai capi di stato in occasione del vertice del G7 a Biarritz. 32 gruppi e brand dei settori lusso, moda, sport e lifestyle si sono uniti a questa nuova coalizione dell’industria e hanno deciso di agire collettivamente per trasformare il settore e continuare sulla stessa strada delle iniziative già esistenti, andando anche oltre.
    Sin dalla creazione, il Fashion Pact è organizzato come una coalizione di CEO. La guida è affidata a un Comitato direttivo formato da 14 membri a rotazione e affiancato da un Comitato operativo costituito da 23 responsabili e da una Task force.
    Le aziende firmatarie hanno definito sette obiettivi concreti focalizzati su clima, biodiversità e oceani e sono affiancate dai migliori esperti nel campo della ricerca, della scienza e della conservazione.

    Per misurare i progressi e portare avanti le proprie azioni, il patto ha definito una dashboard digitale di KPI, basata sui suoi tre pilastri e sviluppata grazie alla consulenza strategica del Boston Consulting Group (BCG).

     

    Clima

     

    I membri firmatari del Fashion Pact si sono impegnati a favore dei Science Based Targets (SBTs) per il clima, al fine di raggiungere la neutralità di carbonio entro il 2050, a:
    1) attuare i principi della carta delle Nazioni Unite per la sostenibilità della moda;
    2) ottenere un approvvigionamento di materie prime per il 25% a basso impatto ambientale entro il 2025;
    3) raggiungere una percentuale del 50% di energie rinnovabili entro il 2025 e del 100% entro il 2030.
    Per raggiungere questi obiettivi, il Fashion Pact collabora con i principali esperti del clima dell’industria, a cominciare da 2050 e SYSTEMIQ, che hanno individuato le aree strategiche in cui compiere degli sforzi collettivi senza duplicare le iniziative esistenti, allo scopo di informare e assistere le aziende per i processi decisionali, la redazione di report accurati e la definizione degli obiettivi.
    Gran parte delle aziende sta già portando avanti importanti iniziative individuali per ridurre le emissioni di gas serra e il risultato è che insieme i firmatari hanno ridotto le emissioni GHG di ~350-450.000 tonnellate (equivalente di CO2) nell’Ambito 1 e 2. I membri hanno compiuto anche progressi significativi nella transizione verso l’approvvigionamento di materie prime a basso impatto ambientale, raggiungendo una percentuale di ~40% per il cotone ad esempio. Infine, 1/3 dei firmatari sta rispettando la tabella di marcia per raggiungere il 50% di energie rinnovabili nel 2020.


    Biodiversità

     

    L’attenzione alla biodiversità sta emergendo lentamente nel mondo della moda, pur essendo un tema cruciale per le aziende che utilizzano le risorse naturali. Per quanto riguarda questo pilastro, il Fashion Pact si è concretamente impegnato nella salvaguardia delle specie in pericolo e nella protezione e ricostruzione degli habitat a rischio.
    Basando la propria azione sulla scienza e sul know-how tecnico, il Fashion Pact ha collaborato con Conservation International per raggiungere tre obiettivi principali. Il primo è l’elaborazione di un piano di azione dettagliato per un’azione individuale e collettiva nei prossimi due anni. Il secondo obiettivo è costituire una collaborazione con i principali esperti e istituzioni globali affinché sostengano la parte tecnica. Infine, il terzo obiettivo è la ricerca di supporto per sostenere le analisi scientifiche e gli approcci che aiuteranno a plasmare i risultati in materia di biodiversità.

    Per dare il via alle prime azioni, il Fashion Pact ha organizzato “Nature of Fashion”, una serie di webinar per i quali i membri hanno lavorato insieme ai principali esperti di conservazione della natura su vari argomenti, come la mappatura della supply chain per la biodiversità, la creazione dell’iniziativa Science Based Targets for Nature e lo sviluppo di strategie per la biodiversità.
    I primi obiettivi concreti che i membri del Fashion Pact hanno fissato sono i seguenti:
    1) lo sviluppo di progetti di biodiversità individuali entro la fine del 2020;
    2) il sostegno alla zero-deforestazione e la gestione sostenibile delle foreste entro il 2025.
    L’80% delle aziende firmatarie non si era mai impegnato a favore della biodiversità prima di unirsi al Fashion Pact e il 50% di loro ha affermato che l’adesione al patto ha incoraggiato nelle rispettive organizzazioni lo sviluppo di azioni o impegni per fermare la deforestazione.

     

    Oceani

     

    Per quanto riguarda il pilastro degli oceani, il primo obiettivo del Fashion Pact è l’eliminazione di tutta la plastica superflua e fonte di inquinamento presente negli imballaggi (come quella delle bustine di plastica, degli appendini, delle confezioni e dei sacchetti).
    I membri si impegnano a:
    1) completare l’eliminazione della plastica negli imballaggi B2C entro il 2025 e negli imballaggi B2B entro il 2030;
    2) assicurare che siano realizzati in plastica riciclata al 100% almeno metà degli imballaggi B2C entro il 2025 e almeno metà degli imballaggi B2B entro il 2030.
    Sono state scelte queste azioni perché il Fashion Pact vuole avere un impatto concreto e questi obiettivi richiederanno una sempre maggiore innovazione e aziende che portino avanti un modello di successo. In questi campi, la coalizione è l’unica ad avere gli strumenti necessari per usare la propria influenza e accelerare l’impatto.
    La percentuale di successo delle singole aziende non è sempre uniforme: per esempio, il 60% dei brand della coalizione è riuscito a eliminare la plastica dai sacchetti, mentre è stato più complicato per quanto riguarda gli appendini e i sacchetti di trasporto B2B, per i quali soltanto il 15% dei membri è riuscito a eliminare la plastica. Malgrado i progressi non siano uniformi, l’azione collettiva può spingere verso una maggiore innovazione per colmare queste differenze.
    Il Fashion Pact sta lavorando attualmente con (RE)SET per coinvolgere gli innovatori ad agire e per utilizzare l’influenza collettiva per aumentare le soluzioni innovative.

     

    A PROPOSITO DEL FASHION PACT

     

    Il Fashion Pact è una coalizione di aziende globali leader del settore della moda e tessile (ready-to-wear, sport, lifestyle e lusso), oltre ai fornitori e distributori, tutti impegnati al raggiungimento di una serie di obiettivi condivisi e focalizzati su tre aree principali: arrestare il riscaldamento globale, ripristinare la biodiversità e proteggere gli oceani.
    Promosso come incarico affidato dal Presidente Francese Emmanuel Macron a François-Henri Pinault, Presidente e CEO di Kering, il Fashion Pact è stato presentato ai capi di stato in occasione del vertice del G7 di Biarritz.
    Il Fashion Pact è una coalizione unica nel suo genere, guidata dai CEO delle aziende firmatarie e portata all’azione concreta, che si basa sugli sforzi già in atto per implementare nuove soluzioni.
    Oggi il Fashion Pact comprende 60 membri, che insieme rappresentano 1/3 del settore della moda e che vogliono agire collettivamente per incrementare l’impatto sull’ambiente e ottenere risultati concreti.

     

    FIRMATARI

     

    ADIDAS • AIGLE • ALDO GROUP • AUCHAN RETAIL • BALLY • BESTSELLER • BONAVERI • BURBERRY • CALZEDONIA GROUP • CAPRI HOLDINGS LIMITED • CARREFOUR • CELIO • CHANEL • DAMARTEX GROUP • DCM JENNYFER • DECATHLON • DIESEL • EL CORTE INGLÉS • ERALDA • ERMENEGILDO ZEGNA • ETAM GROUP • EVERYBODY & EVERYONE • FARFETCH • FASHIONCUBE • FUNG GROUP • GANT • GAP INC. • GEOX • GRUPPO ARMANI • GROUPE BEAUMANOIR • GROUPE GALERIES LAFAYETTE • GROUPE ERAM • GROUPE IDKIDS • GROUPE ROSSIGNOL • H&M GROUP • HERMÈS • HERNO • HOUSE OF BAUKJEN • INDITEX • KARL LAGERFELD • KERING • KIABI • MANGO • MATCHESFASHION • MONCLER • MONOPRIX • NIKE, INC. • NOABRANDS • NORDSTROM • PAUL & JOE • PRADA S.P.A. • PROMOD • PUMA SE • PVH CORP. • RALPH LAUREN • RUYI • SALVATORE FERRAGAMO • SELFRIDGES GROUP • STELLA MCCARTNEY • TAPESTRY • TENDAM

     

    CONTATTI STAMPA

     

    Crystabelle Terani, Project Manager, Crystabelle.Terani@TheFashionPact.org