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La prima serie di finanziamenti si concentra su progetti che contribuiranno a promuovere la trasformazione di 1 milione di ettari di terreno in pratiche rigenerative nelle supply chain del lusso e della moda in particolare per il cotone, la lana, il cashmere e la pelle.
Sotto la supervisione del Consiglio Direttivo composto da Riccardo Bellini, CEO di Chloé, Bruno David, Presidente del Museo Nazionale di Storia Naturale di Francia, Marie-Claire Daveu, Chief Sustainability Officer di Kering, Dr. M. Sanjayan, CEO di Conservation International, Kathlyn Tan, Direttrice della Rumah Foundation, Alexandra Palt, Chief Corporate Responsibility Officer di L'Oréal ed EVP di Fondation L'Oréal, e Sean de Cleene, Executive Committee on Food Systems & Sustainable Development del Forum Economico Mondiale, sono stati scelti i primi beneficiari del Regenerative Fund for Nature a seguito di un rigoroso processo di selezione da parte dell’apposita commissione del Comitato Consultivo Tecnico del Fondo. Le candidature sono state valutate in base all'allineamento con gli obiettivi del Fondo, ai principali indicatori ambientali, alla possibilità di scalare i programmi rigenerativi e al potenziale di cambiamento. Le regioni chiave erano state precedentemente identificate attraverso un'analisi scientifica volta a ottimizzare le possibilità di contribuire a risultati positivi per il clima, la natura e i mezzi di sostentamento attraverso le supply chain del lusso e della moda. Il primo bando ha raccolto 73 candidature da 17 Paesi, con i 7 beneficiari finali selezionati in Sud America, Asia centrale, India, Europa e Africa.
"Questa fase successiva al lancio della nostra iniziativa Regenerative Fund for Nature è parte integrante del raggiungimento dell'obiettivo di Kering di esercitare un impatto positivo netto sulla biodiversità entro il 2025", ha spiegato Marie-Claire Daveu, Chief Sustainability and Institutional Affairs Officer di Kering. "Abbiamo ricevuto una risposta eccezionale e i primi beneficiari sono stati selezionati tra proposte d'eccellenza, che mostrano sia l'interesse sia la possibilità di scalare le pratiche agricole rigenerative a livello globale. Stiamo esplorando diverse opzioni per sostenere altri progetti nell'ambito del Fondo che eserciteranno un forte impatto sul ripristino della biodiversità nelle supply chain del lusso e della moda."
I primi beneficiari del Regenerative Fund for Nature rappresentano una serie diversificata e influente di paesaggi che necessitano di una migliore gestione. Inizialmente sosterranno la trasformazione verso approcci rigenerativi di oltre 840.000 ettari di terreno, a vantaggio diretto di 60.000 persone impegnate in sistemi agricoli su piccola e più ampia scala, tra cui:
The Good Growth Company (GGC): sviluppo di un kit di strumenti che coniuga la scienza degli ecosistemi e la partnership locale per sostenere nuovi approcci per la costruzione di supply chain sostenibili e di pratiche di pascolo sostenibili. Il progetto, basato sul lavoro della sua partnership con gli allevatori di capre da cashmere in Mongolia, copre 342.000 ettari di terreno.
Organic Cotton Accelerator (OCA): trasformazione dalla coltivazione di cotone tradizionale a quella rigenerativa e massimizzazione dell'adozione di pratiche rigenerative da parte dei produttori biologici in India. Una parte importante del modello di OCA consiste nel contribuire a ridurre i rischi sul campo per gli agricoltori attraverso pagamenti mirati. Il progetto coinvolge 50.000 piccoli agricoltori che coprono oltre 53.500 ettari di terreno.
Solidaridad: collaborazione con piccoli allevatori creoli e indigeni nel bioma del Gran Chaco in Argentina per migliorare la gestione sostenibile dei pascoli e al contempo ripristinare la vegetazione e le foreste autoctone. Il progetto copre 120.000 ettari di terreno con l'obiettivo di migliorare i mezzi di sostentamento di 250 famiglie di piccoli proprietari.
Fundación Global Nature: collaborazione con i pastori di capre in Spagna per ripristinare i sistemi di pascolo tradizionali e rigenerare l'ambiente su una superficie di 17.000 ettari. Inizialmente, il programma si concentrerà su tre regioni in cui è fondamentale ripristinare e tutelare aree ad alto valore di biodiversità, comprese le zone umide. Il progetto sosterrà i produttori negli strumenti di misurazione della biodiversità e del pascolo olistico. Inoltre, i fondi saranno messi direttamente a disposizione degli allevatori più vulnerabili attraverso un programma di microsovvenzioni sostenuto dal progetto.
Wildlife Conservation Society (WCS) e The Wildlife-Friendly Enterprise Network (WFEN): coniugano la forza degli approcci di pascolo rigenerativo e di gestione olistica con pratiche rispettose della fauna selvatica per permettere la coesistenza di quest'ultima con la produzione di lana di pecora in Patagonia. Il progetto coprirà 300.000 ettari di terreno in numerose aziende agricole diverse.
Epiterre: punta sull'aumento della diversità vegetale al fine di creare risultati ecologici e sociali positivi. Il progetto si rivolge a sistemi estensivi basati su pascoli che coprono 200 ettari di terreno nel sud-ovest della Francia e presenta un innovativo meccanismo di pagamento dei servizi ecosistemici, con corresponsione diretta ai piccoli produttori.
Conservation South Africa: mira a consentire a 9 associazioni di pascolo comune, che contano circa 280 persone, di attuare pratiche agricole rigenerative nell'insostituibile biodiversità dei Monti dei Draghi su 11.000 ettari di terreno. Il progetto contribuirà a ripristinare e tutelare la biodiversità critica, migliorare il funzionamento complessivo dell'ecosistema e aumentare le possibilità di sostentamento attraverso un migliore accesso al mercato della lana in Sud Africa. Il progetto mira altresì all'emancipazione delle donne che per lo più allevano pecore in grado di produrre di lana, ma che nonostante ciò sono sottorappresentate nelle associazioni, nei corsi di formazione e nelle aste.
"Il cambiamento globale inizia sempre a livello locale, per questo siamo entusiasti di sostenere le iniziative di tutela rurale in quattro continenti con Kering nell'ambito del Regenerative Fund for Nature", ha dichiarato Dr. M. Sanjayan, CEO di Conservation International. "Sappiamo che il percorso verso un futuro sostenibile e rispettoso della natura deve includere i popoli indigeni e le comunità locali, perciò nel passaggio alla prossima fase del Fondo i progressi verranno monitorati continuamente in concerto con Kering per garantire che le iniziative forniscano risultati misurabili per l'ambiente, e altrettanto importante, per i mezzi di sostentamento locali."
Per ulteriori dettagli sui primi beneficiari del Regenerative Fund for Nature, consultare questa pagina; per informazioni sul Regenerative Fund for Natura, consultare questa pagina.
A proposito di Kering
Gruppo mondiale del lusso, sostiene e promuove lo sviluppo di alcuni tra i più rinomati marchi di moda, pelletteria, gioielli e orologi: Gucci, Saint Laurent, Bottega Veneta, Balenciaga, Alexander McQueen, Brioni, Boucheron, Pomellato, DoDo, Qeelin, Ulysse Nardin, Girard-Perregaux, e Kering Eyewear Ponendo la creatività al centro della sua strategia, Kering permette alle Maison di andare oltre i propri limiti in termini di espressione creativa, per dare forma al lusso del futuro in modo sostenibile e responsabile. Il nostro slogan rappresenta la sintesi dei nostri valori: “Empowering Imagination”. Nel 2020 Kering aveva quasi 38.000 dipendenti e un fatturato di 13,1 miliardi di euro.
Maggiori informazioni su Conservation International
Conservation International punta a inaugurare un nuovo capitolo della storia, in cui l’agricoltura rigenerativa sia la soluzione globale per le persone, la natura e il clima. Tramite studi scientifici, programmi sul campo, collaborazioni con le aziende e impegni dei governi, CI unisce gli stakeholder intorno a una visione comune sull’agricoltura rigenerativa e sviluppa collaborazioni tra di loro per incentivare e mantenere le proprie promesse.
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